Hezbollah significa partito di Dio. Un gruppo che ha usato ed usa la tattica del terrorismo, che controlla territorio in Libano di fatto sostituendosi allo stato.
Cerchiamo di capire l’ideologia, gli obiettivi, le risorse, gli amici e i nemici di questa organizzazione. Soprattutto vedremo quale impatto ha avuto ed ha la guerra civile in Siria su Hezbollah.
Hezbollah: l’ideologia e gli obiettivi
Gruppo sciita. Secondo il manifesto del gruppo del 1985, gli obiettivi erano quelli di distruggere Israele, espellere l’influenza occidentale dal Libano e più in generale dal Medio Oriente e combattere i loro nemici in Libano, particolarmente il Phalanges party. Nel manifesto si affermava anche di voler “permettere” ai libanesi di scegliere un governo ad una condizione: solo un regime islamico poteva far terminare ogni ulteriore tentativo di infiltrazione imperialistica nel paese. Quando la base di Hezbollah si allarga e include sciiti più moderati, i leader dell’organizzazione: Hassan Nasrallah e Na’im Qassem evidenziano che il manifesto è oramai disconnesso con le operazioni e gli obiettivi del gruppo.
Un nuovo manifesto del 2009 riflette i cambiamenti dell’organizzazione e del suo ruolo in Libano. Enfatizza l’unità nazionale e denuncia il settarismo, non da più come sola opzione la governance islamica per il futuro del Libano. Tuttavia, continua a sottolineare che il suo obiettivo è quello di liberare la Palestina, la sua opposizione agli Stati Uniti e il suo impegno a combattere l’espansione e l’aggressione di Israele.
Hezbollah: risorse
Hezbollah è sostenuto dall’Iran dalla Siria e da una rete di finanziatori nel mondo, specialmente nella penisola arabica, Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. Molti dei suoi fondi arrivano da donazioni private e da profitti generati dai affari leciti ed illeciti. Gruppi ed individui sostengono Hezbollah all’estero: dal commercio dei diamanti in Sierra Leone alle frodi delle carte di credito negli Stati Uniti.
La maggior parte dei membri di Hezbollah sono sciiti libanesi, ma l’organizzazione ha la capacità di reclutare a livello globale.
Dalla creazione di Hezbollah, l’Iran e le sue Guardie Rivoluzionarie hanno giocato un ruolo importante nell’addestramento, rifornimento e finanziamento del gruppo. Le Guardie Rivoluzionarie hanno addestrato migliaia di militanti e continuano a fornire supporto.
Il governo siriano ha ricoperto un ruolo chiave come via di rifornimento per le armi dall’Iran ad Hezbollah, anche fornendo direttamente armi al gruppo.
Hezbollah: attività politiche
Hezbollah è attivo nella politica libanese come partito politico. Tuttavia, prima che formasse un partito ufficiale dopo gli accordi di Taif nel 1989, il gruppo partecipava al discorso della politica nazionale attraverso i media. Poi nel 1984 pubblica il settimanale al – Ahad e di seguito inizia la produzione di due stazioni radiofoniche. Nel 1989 crea la sua stazione televisiva Al – Manar. Attraverso questi mezzi di comunicazione forniva un commento alla politica, assieme alle notizie, ai programmi culturali, islamici e la propaganda associata con la battaglia dell’organizzazione contro Israele e le forze occidentali.
Il partito si presenta alle elezioni nazionali per la prima volta nel 1992 e vince 8 seggi alle elezioni parlamentari. Da questo punto in poi ha regolarmente vinto circa il 10% dei seggi parlamentari.
Nel Maggio del 2008 il governo inizia a seguire un piano per chiudere la rete privata di telecomunicazione di Hezbollah, la violenza scoppia nelle strade di Beirut. Speculazioni che la violenza avrebbe dato vita ad un coup d’etat rientra quando la Lega Araba media un accordo tra il governo ed Hezbollah. L’accordo, chiamato Accordo di Doha, assegnava ad Hezbollah il potere di veto nel governo e prometteva che nessun gruppo politico potesse usare le armi in dispute all’interno del paese.
Hezbollah: principali attacchi terroristici
- 23 ottobre 1983: attacco suicida alle caserme americana e francese a Beirut furono uccisi 241 americani e 58 francesi. Sebbene non sia mai stato rivendicato dal gruppo, molti analisti sono d’accordo nell’affermare che l’autore dell’attentato sia stato Hezbollah. A seguito di ciò, Reagan ritira i marines americani dal Libano.
- 17 marzo 1992: una bomba su un camion esplode all’ambasciata israeliana a Buenos Aires, uccidendo 29 e ferendone 242.
- 25 giugno 1996: attacco bomba al complesso di case Khobar Tower in Arabia Saudita, uccidendo 19 persone.
- 14 febbraio 2005: una bomba su un auto uccide l’ex primo ministro Rafiq al – Hariri uccidendo altre 21 persone. Nel 2011 il Tribunale Speciale delle Nazioni Unite per il Libano accusa 4 membri di Hezbollah per l’attentato.
- 18 luglio 2012: bomba su un bus israeliano in tour in Bulgaria, 5 israeliani morti più il conducente del bus.
- 28 gennaio 2015: missile anticarro verso soldati israeliani nella disputa sull’area Har Dov tra il Libano e la Siria, due morti. Nello stesso giorno un altro incidente alla frontiera tra Israele ed Hezbollah, un membro della Forza Interim UN viene ucciso.
Hezbollah: relazioni con la comunità libanese
Durante la guerra civile libanese,
lo stato spesso era inefficiente come fornitore di servizi, così organizzazioni di servizi civili, incluso Hezbollah, hanno iniziato a giocare un ruolo significativo nella fornitura di servizi essenziali ai cittadini libanesi, soprattutto agli sciiti. Il governo è spesso accusato anche di ignorare i bisogni dei cittadini del sud del Libano, dove sono concentrati gli sciiti e dove Hezbollah mantiene il suo quartier generale. In questo contesto, di una comunità marginalizzata, Hezbollah sviluppa la sua capacità di fornitura di servizi sociali. Si guadagna la reputazione di movimento dei poveri dal 1980. Profondamente immesso nel tessuto sociale sciita libanese, usa il raggio d’azione sociale per cementare il supporto politico, recluta nuovi membri e diffonde la sua interpretazione dell’Islam. Nel sud del Libano apre scuole, ospedali, raccoglie i rifiuti, fornisce assistenza finanziaria e fornisce acqua potabile.
Per realizzare questo tipo di lavoro, l’organizzazione comprende un settore di servizi sociali organizzato da molteplici ONG raggruppate attorno a tre rami: unità sociale, unità sanitaria islamica ed unità educativa. Il lavoro dell’unità sociale abbraccia numerose aeree dalla costruzione di infrastrutture al sostegno alle famiglie dei membri del gruppo uccisi o alle vittime civili dei bombardamenti israeliani del sud del Libano del 2006. L’unità sanitaria include un certo numero di ospedali e cliniche, in aggiunta a programmi di salute. L’unità di educazione fornisce borse di studio e mette in funzione scuole.
Hezbollah: oggi
In un discorso del 20 maggio 2016, il leader di Hezbollah promette di rafforzare la presenza del gruppo in Siria. Dopo una settimana dall’uccisione a Damasco di Mustafa Badreddine, un prominente comandante di Hezbollah. Sebbene alcuni rapporti indichino che è stato ucciso in un bombardamento israeliano, la versione ufficiale di Hezbollah asserisce che il comandate è stato ucciso da bombe d’artiglieria di terroristi “takfri” (apostati). Mustafa Badreddine è stato responsabile di alcuni degli attacchi più spettacolari del gruppo incluso il bombardamento del 1983 alle caserme degli americani a Beirut. La sua morte è più di un segnale che la posizione del gruppo in Siria sta cambiando.
Quando il gruppo ha iniziato a mandare combattenti in Siria nel 2012, lo ha fatto senza darne pubblicità. Il leader del gruppo sapeva che la sua organizzazione aveva molto da perdere in ammettere che stava dalla parte di un dittatore in una rivoluzione popolare. Hezbollah più che aiutare il dittatore, in realtà aiutava se stesso.
Nasrallah alla fine ammette pubblicamente il sostegno ad Assad ed al suo padrone, l’Iran, dichiarando “la battaglia è nostra”.
La Siria ed il Medio Oriente sono molto differenti dal 2012. L’Iran è parzialmente tornato in carreggiata per via dell’accordo internazionale sul programma nucleare. La Russia è intervenuta a fianco di Assad. La rivalità tra l’Iran e i suoi vicini arabi è diventata più aspra. Lo stato islamico è diventato un giocatore maggiore, circostanza che ha aumentato le rivendicazioni di Assad come sola alternativa al terrorismo nel paese.
Hezbollah: il prestigo che scema
Senza dubbio, il prestigio di Hezbollah nel mondo arabo è precipitato. La sua immagine di nemico solitario di Israele si è appannata. Ha assunto il ruolo di colui che intensifica la divisione regionale sunniti – sciiti, con conseguenze disastrose per la sua reputazione negli stati governati dai sunniti.
A marzo 2016, il Gulf Cooperation Council – GCC – (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain, Oman, Qatar) hanno votato all’unanimità la classificazione di Hezbollah come organizzazione terroristica. La mossa arriva all’indomani della scoperta (agli inizi di quest’anno) di una serie di piani terroristici che coinvolgevano operativi di Hezbollah nei paesi arabi, incluso uno in Bahrain. In Kuwait 25 persone sono state accusate di spionaggio per conto dell’Iran ed Hezbollah e di pianificare attacchi; inoltre è stato scoperto in loro possesso un quantitativo di armi che includeva lancia razzi, fucili e granate.
Dopo la decisione del GCC, l’intera Lega Araba si è aggiunta alla classificazione del gruppo come organizzazione terroristica. Solo il Libano e l’Iraq hanno espresso “riserve” circa la designazione. Con questa mossa, il GCC e la Lega Araba si sono aggiunti agli Stati Uniti, al Canada e all’Australia nel classificare Hezbollah come un’entità terrorista. L’Unione Europea chiama solo il braccio militare di Hezbollah organizzazione terrorista.
In aggiunta a questo, Hezbollah ha perso un gran numero di militanti sul campo di battaglia siriano. Tra i morti ci sono anche i più alti operativi e strateghi del gruppo incluso Imad Mughniyeh e Samir Kuntar, in aggiunta a Badreddine. Queste perdite sono un serio colpo per il gruppo, che con tutta probabilità avranno conseguenze durevoli.
Hezbollah ha guadagnato una inestimabile esperienza militare in Siria. Quando la guerra finirà emergeranno rafforzati nella battaglia, addestrati all’uso di equipaggiamenti militari più avanzati ed esperti in tattiche da combattimento incluso quelle sviluppate dall’Iran e dalla Russia.
Molti esperti di intelligence credono che Hezbollah abbia rimpiazzato gli armamenti che ha perso nel 2006 sorpassando i precedenti livelli.
Hezbollah: impatto della guerra in Siria e futuro
L’organizzazione si è evoluta da quando l’Arab Spring ha scosso la regione: ha mantenuto la sua ostilità nei confronti di Israele e degli Stati Uniti, ma è diventato un giocatore prominente nella politica libanese e nella società, si è gradualmente allontanato dall’obiettivo di importare una rivoluzione islamica stile – Iran.
La Siria è costosa per il gruppo, nei 5 anni di conflitto, la grande quantità di vittime tra le loro fila li ha portati, forzatamente, ad espandere il reclutamento. La guerra civile in Siria sta anche mettendo a rischio la posizione di Hezbollah in Libano, nella forma di rifugiati e di radicalismo settario che turbano la delicata pace nella nazione.
La guerra civile siriana ha avuto un effetto trasformatore sull’immagine pubblica di Hezbollah. Sebbene il gruppo fu stabilito per combattere contro gli interessi della comunità libanese sciita durante la guerra civile in Libano, l’obiettivo principale è stato quello di espellere Israele cosa che ha fatto nel 2000. Ciò ha reso ampiamente popolare Hezbollah nel mondo arabo e musulmano.
Sostenere il regime di Assad è stato disastroso per la reputazione di Hezbollah di movimento di resistenza che combatte i sionisti e i nemici occidentali. Come uno dei gruppi più effettivi militarmente a favore degli interessi di Assad e dell’Iran, è stato denigrato in tutto il mondo sunnita. La recente designazione da parte del GCC e della Lega Araba come organizzazione terroristica, sebbene Hezbollah abbia una lunga storia di terrorismo, mostra il significativo spostamento nelle percezioni regionali.
La perdita della popolarità del gruppo potrebbe iniziare a sbiadirsi alla fine della guerra in Siria. Nasrallah si vorrà confrontare con Israele appena potrà. L’obiettivo principale del gruppo e la missione del suo alleato di lungo corso, l’Iran, resta quella di sfidare Israele. Quando un nuovo ed inevitabile scontro tra Israele ed Hezbollah avverrà, il supporto popolare per il gruppo con tutta probabilità aumenterà di nuovo. Nasrallah è già al lavoro per incitare questo supporto. In un recente discorso si è vantato di un piano per attaccare Israele e causare danni paragonabili a quelli di un attacco nucleare. Il suo piano, ha detto, è di lanciare missili ad una grande infrastruttura chimica nel nord nella città di Haifa, dove depositi di cisterne di ammoniaca, se colpiti possono causare devastazione.
L’impatto finale della guerra siriana su Hezbollah dipenderà da come finirà il conflitto. Se terminasse con un accordo di divisione del potere che porta alla fine il governo di Assad e di altri fedeli iraniani a Damasco, Hezbollah avrà perso molto nel conflitto. Se Assad sopravvivesse i sostenitori dell’Iran – Hezbollah e Assad – verrebbero generosamente ricompensati con armi, denaro e con tutta probabilità accesso al territorio strategicamente utile vicino alla frontiera con Israele. In questo caso Assad rimarrebbe debitore in eterno di Hezbollah ed il gruppo emergerebbe più forte.