Libia: situazione politica
Possibili vie d’uscita per la stabilizzazione.
L’inclinazione al federalismo è una sfida per il paese, ma potrebbe essere un’opportunità. Fino al 20° secolo la Libia non è stato un paese unito, ci sono sempre state fratture tra la Cirenaica e la Tripolitania che si acuirono durante l’era Gheddafi. La costituzione libica del 1951 era federalista, garantendo alle tre regioni più potere. In quest’ottica, avrebbe senso dare poteri alle tre storiche regioni per risolvere problemi locali.
Protettorato delle NU, potrebbe essere una più agevole via di soluzione. I primi protettorati ci sono stati in quei paesi usciti dai conflitti allo stremo e quelli che volevano cedere il potere amministrativo alle Nazioni Unite. Un protettorato vedrebbe una robusta resistenza da parte dei signori della guerra e i guerriglieri e per questo necessiterebbe di una robusta forza militare di stabilizzazione. Il primo ostacolo sta nel fatto che veramente pochissime nazioni hanno un sufficiente surplus militare per impegnarsi in quella che sarebbe una operazione a lungo termine. Da una prospettiva umanitaria questa potrebbe essere una buona cosa, dal momento che le persone potrebbero lasciare le zone più violente e trovare sicurezza e salvezza direi, nella zona NU. Dall’altra parte non sarebbe d’aiuto con la questione Stato Islamico, perché i militanti potrebbero comunque muoversi nelle zone al di fuori del controllo NU. Moltissime volte la strategia che ha più senso è la più difficile da implementare.
Si tende sempre, purtroppo a considerare le situazioni di post – conflitto tutte uguali, mettendo un visto su un format: elezioni fatte. Il processo elettorale si è quello con cui molti si lavano la coscienza e pronunciano la tanto amata parola DEMOCRAZIA. Bastava considerare che nelle elezioni del 2012 in nuovo parlamento era assai frammentato a causa dell’assenza di partiti politici organizzati.
Su una grandissima ferita si mette il cerotto, mentre sotto la ferita continua ad allargarsi. Non si guarda la causa della ferita, si rimane lì immobili su quella singola ferita. Ed ecco perché si grida alla crisi dei migranti ignorando sistematicamente la Libia. C’è la missione EUNAVFOR risolto il problema, no?